Secondo la logica dell’Housing First, secondo il quale la CASA è il punto di partenza per l’integrazione sociale dell’individuo o delle famiglie in condizioni di disagio. L’abitazione, intesa come un riparo sicuro, è il primo passo per sviluppare insieme alla persona un percorso di integrazione sociale. Seguendo la la pragmatica dell’Housing Led, si lavora inoltre su percorsi volti a potenziare le autonomie, la formazione e il reinserimento lavorativo, nonché il potenziamento
delle reti formali e informali.
Il progetto coinvolge diversi comuni della provincia di Vicenza, suddivise in quattro aree:
- Longare, Castegnero, Nanto e Barbarano Vicentino;
- Sandrigo e Breganze;
- Pojana Maggiore, Noventa Vicentina e Asigliano;
- Vicenza (città).
Il progetto si pone come obiettivo quello di contrastare situazioni di “disagio abitativo” o di disagio relativo all’inclusione sociale di individui e nuclei familiari in condizioni di vulnerabilità, in modo particolare in presenza di famiglie con minori, attraverso la presa in carico multidimensionale e l’accompagnamento verso il superamento della fase di criticità e fragilità.
Gli obiettivi del progetto sono:.
- Affrontare l’emergenza abitativa con iniziative di prima accoglienza.
- Costituire una agenzia immobiliare sociale attiva sul mercato immobiliare, allo scopo di cercare appartamenti sfitti e disponibili da utilizzare per soluzioni temporanee da mettere a disposizione di individui o nuclei familiari in emergenza abitativa.
- Attivare percorsi di accompagnamento verso l’autonomia abitativa, economica e sociale, favorendo l’inclusione.
- Promuovere interventi di “seconda accoglienza” con formazione all’autonomia e favorire l’accesso al mercato della casa in affitto, anche attraverso la creazione di un fondo di garanzia.
- Supportare i beneficiari nell’individuazione di strategie utili a superare la fase di criticità nella quale sono coinvolti.
I destinatari del progetto sono:
- Situazioni di “nuova povertà”, non cronica, che riguardano cioè persone o famiglie che non riescono ad accedere agli alloggi popolari e che, allo stesso tempo, non hanno un reddito tale da poter sostenere un affitto.
- Individui o famiglie che si trovano in situazione di morosità incolpevole.
- Nuclei familiari in condizioni di disagio abitativo, per le quali vi sia un provvedimento di sfratto esecutivo con comprovate situazioni di debolezza sociale ed economica.
- Situazioni di sgombero.
- Donne vittime di violenza che necessitano di un collocamento urgente.
- Immigrati o cittadini rom e sinti.
Le azioni del progetto sono:
- Promozione di una Governance di rete condivisa per l’abitare
- Attivazione di una Agenzia sociale per la casa.
- Gestione di situazioni di emergenza sociale abitativa attraverso:
- la definizione del progetto sociale integrato,
- azioni di sostegno all’abitare e al progetto di vita,
- azioni per il reinserimento sociale, lavorativo e abitativo.
- Creazione di un Fondo di garanzia.
- Attivazione di spazi e iniziative di Co-Housing.